Con 18 voti favorevoli, 6 voti contrari e 3 astensioni, il Consiglio comunale di Bressanone ha dato via libera ieri sera al documento di programmazione più importante dell’amministrazione: il bilancio di previsione 2021-2023.
Il bilancio in dettaglio
bilancio di previsione 2021 ammonta a 54,5 milioni di euro, di cui 31,4 milioni destinati agli investimenti.
Le entrate sono composte per il 67% da entrate correnti (tributi, trasferimenti ed entrate extra tributarie) e per il 33% da entrate straordinarie (entrate in conto capitale e alienazioni). Sul fronte delle entrate tributarie si prevedono minori introiti per 3,06% dovuti alla riclassificazione dei ricavi per la tassa di occupazione di suolo pubblico. Un’ulteriore diminuzione è prevista a partire dal 2021 per effetto dell’aumento delle soglie di esenzione IRPEF ai redditi fino a 35.000 euro all’anno. Le minori entrate sono comunque ammortizzate dagli introiti IMI che da sola incide per l’80% sul gettito complessivo delle entrate tributarie.
In attesa della firma dell’accordo sulla finanza locale, è richiesta particolare cautela nella pianificazione delle entrate per trasferimenti correnti della Provincia (-2,96%).
Sul fronte delle entrate extra tributarie, si prevede una riduzione complessiva pari al 3% dovuta soprattutto ai minori introiti per dividendi derivati da società partecipate.
Nel complesso, nel 2021, la pressione fiscale pro capite si riduce da 742,50 euro a 707,98 euro.
Sul fronte delle spese è prevista una riduzione complessiva pari al 7,16%. Il dato è da ricondurre alle uscite straordinarie dovute all’emergenza COVID-19 ovvero all’istituzione del fondo di emergenza pari a 1,1 milioni di euro, alla riduzione degli oneri e degli interessi su prestiti e alle minori uscite nei diversi settori ad eccezione del personale.
Nel 2021 l’aumento delle spese per il personale, compreso il relativo fondo che incide con un importo pari a 10,4 milioni di euro per il 39% sulla spesa corrente complessiva, sarà dovuto agli effetti della progressività economica per anzianità di servizio, all’applicazione dei contratti collettivi vigenti e alla necessità di assumere ulteriore personale presso gli asili nido come previsto dai nuovi criteri provinciali (+1,94% pari a 198.563,15 euro).
Il Comune conta attualmente 205 collaboratori di cui 91 uomini e 114 donne, 190 assunti a tempo indeterminato e 15 a tempo determinato.
Nel complesso le spese correnti incido sul bilancio per il 63%; gli investimenti per il 26% e il restante 11% è destinato al pagamento di interessi su mutui e restituzione prestiti.
Il bilancio della nuova legislatura prevede un ambizioso programma degli investimenti per il triennio 2021-2023 con una spesa complessiva pari a 31,4 milioni di euro. I fondi disponibili saranno impiegati soprattutto nel settore scuola e cultura, sport e lavori pubblici. In programma, oltre al completamento della nuova scuola di Musica e della Biblioteca Civica nonché la realizzazione della nuova struttura per l’infanzia in zona Rosslauf, ci sono anche innumerevoli interventi di manutenzione straordinaria e migliorie nel settore scolastico. Sul fronte sport, l'attenzione principale è rivolta all'espansione della zona sportiva di Milland mentre per quanto riguarda i lavori pubblici il programma pluriennale prevede in particolare la conversione dell’illuminazione pubblica alla tecnologia LED, il risanamento del ponte di via Terzo di Sotto e del ponte sul Rio dell’Orso a Tecelinga nonché la nuova pavimentazione del centro storico ed il rifacimento dell’incrocio presso l’ospedale. A questi si aggiungono numerosi interventi di manutenzione della rete viaria comunale ed un programma di asfaltature del peso di 300.000 euro ca.
Sul fronte dell’indebitamento, il Comune di Bressanone non prevede nuovi debiti per il triennio 2021-2023. L’indebitamento netto si attesta attualmente su 26 milioni di euro e verrà ridotto progressivamente a 17,8 milioni di euro entro la fine del 2023. L’indebitamento netto capite di conseguenza scenderà dagli attuali 1.145,43 euro a 786,06 euro.
Per quanto riguarda infine il grado di copertura delle strutture e dei servizi a domanda individuale rimangono in testa le refezioni scolastiche con l’73,07%, seguono gli asili nido con il 55,21%, il palaghiaccio con il 46,26%, le scuole materne con il 35,46% e gli impianti sportivi con il 8,50%.